Per la prima volta, le
opere di Casimiro Piccolo,
eccellente acquarellista siciliano, saranno portate al pubblico internazionale,
in vibrante dialogo con le sculture bronzee di Carin Grudda, una delle più fantasiose artiste contemporanee
tedesche.
Per realizzare questo particolare e unico
gioco di rimandi culturali tra due artisti tanto diversi dal punto di vista
tecnico, materico e stilistico quanto vicini per la tematica, Il Cigno GG
Edizioni ha creato un particolare allestimento al Teatro Antico di Taormina:
dodici degli acquarelli saranno esposti in apposite bacheche termiche, mentre
altri otto saranno ingranditi e riprodotti su grandi lastre di metallo, esposte
all’aperto. Altre opere resteranno, visitabili, nella loro sede di Villa
Piccolo a Capo d’Orlando (SS 113, Km 109), dove un grande cane in bronzo di Carin
Grudda rimanda al dialogo tra i due artisti. Pannelli didattici aiuteranno i
visitatori ad approfondire la storia di Casimiro e a comprenderne la sua
importanza come “cantore dell’occhio” in quel contesto europeo di cui la
cultura siciliana era intrisa, dove fiorivano eccellenze quali Lucio Piccolo “pittore della luce”, Giuseppe Tomasi di Lampedusa, Leonardo Sciascia, Vincenzo Consolo, Gesualdo
Bufalino, Vitaliano Brancati e
altri ancora.
Lea
Mattarella e Silvia Mazza sono le curatrici dell’esposizione, l’una per la parte su Casimiro, l’altra per quella su Carin.
La mostra è organizzata dalla Fondazione Famiglia Piccolo di Calanovella
e da Il Cigno GG Edizioni, insieme
alla Regione Siciliana – Dipartimento dei Beni Culturali e dell'identità
Siciliana e al Parco Archeologico di Naxos. Partecipano la Provincia Regionale
di Messina, il Comune di Taormina, il Comune di Capo d’Orlando e il GAL Nebrodi
Plus.
All’inaugurazione,
in programma giovedì 2 aprile, alle 18, al Teatro Antico di Taormina,
insieme al Presidente della Fondazione Piccolo, Giuseppe Benedetto, a Lorenzo
Zichichi e a Maria Costanza Lentini
(Direttrice del Parco Archeologico di Naxos), saranno presenti l’Assessore
Regionale ai Beni Culturali e Identità Siciliana, Antonio Purpura, l’Assessore Regionale al Turismo, Cleo Li Calzi, Il Sindaco di Capo
d’Orlando, Enzo Sindoni e il Sindaco
di Taormina Eligio Giardina. Il
catalogo è realizzato da Il Cigno GG Edizioni, Roma.
Un canto all’Europa, alle sue saghe, ai
suoi miti e al contesto della bellezza messinese si snoda nel percorso della
mostra, che parte dall’ingresso del Teatro Antico per giungere sino al Museo
delle Epigrafi. Nei suoi acquerelli, Casimiro Piccolo restituisce la natura del
parco intorno alla sua villa di Capo d’Orlando, mentre Carin Grudda svela le
sue giocose sculture tra i ruderi del Teatro Antico e il Parco, incantevole
belvedere sul mare di Sicilia. Pur avendo iniziato sotto gli schemi
sperimentati e non certo originali del figurativismo tardo ottocentesco,
Casimiro Piccolo portò avanti in ben altre direzioni il proprio percorso
pittorico, sviluppando un rigore meticoloso ed estremamente fantasioso. I suoi
acquerelli, sponda conclusiva e geniale della sua arte, non arrivarono al
grande pubblico per scelta dello stesso artista che preferì custodirli
nell’intimità della sua villa. Ad ognuno degli acquerelli in mostra, Casimiro
ha dedicato circa un anno di lavoro.
Da qui, il progetto, ideato dalla
Fondazione Famiglia Piccolo di Capo d’Orlando e da Il Cigno GG Edizioni, per
portare al pubblico internazionale quell’arte popolata di gnomi e folletti che
il barone stesso indicava quasi come il frutto di veri e propri incontri. Un
mondo visionario e reale al contempo, che si declina a
Taormina dal 2 aprile al 30 novembre,
insieme alle opere che raccontano il percorso artistico di Carin Grudda: dalle
“strutture giocose” degli anni Novanta,concepite a Francoforte sul Meno,fino
alla riconquista degli spazi avvenuta prima con le grandi forme di “pittura a
gruppo” e poi con le sculture bronzee monumentali. La mostra sarà inoltre
impreziosita da una anteprima assoluta, “L’elfo delle fragole”, opera che la
Grudda ha realizzato anche da un acquerello dell’artista siciliano: segno,
insieme ai cani e agli altri animali che popolano lo stesso immaginario
dell’artista siciliano, di un “percorso di connessione progressiva tra mondo
infantile e modernizzazione dello spazio” (come afferma il critico C.Wolfgang
Muller) che avvicina l’arte della Grudda al mondo di Casimiro Piccolo.
La mostra resterà aperta fino al 30
novembre 2015. Biglietto 2 euro.
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