Si è inaugurata la mostra personale di Alessandra D’Urso “ Primordiale” presso la Cappella dell’Incoronazione, il suggestivo spazio espositivo del Riso,  Museo d’Arte Contemporanea della Sicilia.
Il progetto nasce nell’ambito delle attività multidisciplinari avviate dal direttore di Riso Patrizia Valeria Li Vigni per la valorizzazione dell’arte contemporanea con l’apertura del Museo ad esperienze internazionali.
La sua esperienza maturata alla guida di altri musei siciliani, quali il Pepoli di Trapani e il Palazzo D’Aumale di Terrasini ha permesso che il museo Riso potesse esprimersi al meglio, lavorando alle altre 3 mostre che si possono visitare  contemporaneamente: fino al 26 ottobre presso la sede di palazzo Riso la mostra “Meteorite in giardino”; fino al 28 ottobre presso il Reale Albergo dei Poveri la mostra di Michele Cossyro “Universi”; fino al  9 novembre “Stanze #1” di Giovanni Anselmo e Jannis Kounellis.
La mostra riflette lo studio avviato dalla D’Urso sulla percezione dello spazio e dell’uomo, alla ricerca di una verità assoluta. Nata a Milano nel 1978, inizia i suoi studi di fotografia e Cinema all’ International Center of Photography (ICP) di New York ed alla New York film Academy. Dopo uno stage da Magnum, tra le migliori agenzie al mondo, ha viaggiato in paesi come l’Iran, il Bangladesh, Myanmar, Pakistan, Tibet e Vietnam, solo per nominarne alcuni, dove con il suo obiettivo ha esplorato le culture orientali.
Alla base del lavoro di questa mostra c’è la curiosità dell’artista, che dopo un breve soggiorno a Palermo lo scorso anno, scopre una città destabilizzante e al contempo confortante. “Questa città viaggia ad una velocità più lenta rispetto alle grandi metropoli quali New York, dove i cambiamenti sono talmente veloci che quasi non si ha il tempo di invecchiare. Qui invece la lentezza dei ritmi di vita è confortante, perchè si percepisce meglio il trascorrere del tempo.” Una città dove il disordine e il rumore si sposano armoniosamente con l’ordine delle tradizioni. Dove l’artista ritiene di ritrovare il senso delle origini e una sorta di equilibrio.
“Primordiale” è la sintesi della perfezione della natura nelle sue forme precise, feroci, è un lavoro che apre alla riflessione sulla piccolezza dell’essere umano di fronte all’universo e alla natura. Un lavoro che induce a ridimensionare il proprio ego, talvolta smisurato, per abbandonarsi alla contemplazione della grandezza di ciò che esiste da sempre. “ Primordiale” è una ancestrale ricerca di sé.
La fotografia è per Alessandra D’Urso lo strumento per capire ed accettare il mondo. Lei che ha iniziato a viaggiare da sola molto giovane, attraverso l’arte trova una possibilità di superamento del senso di isolamento e incomprensione che impedisce di comunicare se stessi. L’arte è una possibilità di condividere le esperienze e diventa così necessità di tradurre emozioni e sentimenti in illuminazioni e immagini.
La bella mostra di fotografie in bianco e nero resterà aperta fino al 7 dicembre 2014 e si potrà visitare dal martedì alla domenica dalle 10 alle 20 (dal giovedì al sabato fino alle 24).