In occasione del finissage della
mostra “Memorie”, venerdì 13 febbraio
alle ore 17 a Palazzo Ziino si
presenta il catalogo che raccoglie una selezione delle opere dell’artista,
proposte insieme ad alcune poesie di Franco Accursio Gulino.
Il libro
raccoglie, insieme al corpus di immagini e poesie, testi dell’assessore alla
Cultura Andrea Cusumano, del Sindaco
Leoluca Orlando, della curatrice, di Paolo Flores d’Arcais, Antonella Purpura,
Eliana Calandra. La mostra è nata da un progetto dell'Associazione Culturale
Tabularium, in collaborazione con Agorà-Centro servizi per l’arte
contemporanea, sostenuta dall'Assessorato alla Cultura del Comune di Palermo.
L’allestimento della mostra è di Giuseppe Chiappisi.
Sarà l’ultimo giorno per vedere
la mostra antologica che racconta il lungo iter artistico di Franco Accursio
Gulino: “Memorie” è una selezione della prolifica produzione
dell'artista, che si muove tra pittura, linguaggio cinematografico e scrittura,
e che per la mostra palermitana propone un viaggio nella sua memoria d'artista,
in particolare attraverso le opere di alcuni periodi: “Ferdinandea”,
“Clandestinus”, Memoria”, Pasolini”, “Lavagne”, “Passano all’asta i sogni” e
alcune opere di “Tabularium” , “In /Out” e
“Design and Embalmer”.
La pittura di Franco Accursio
Gulino sceglie la cifra di un linguaggio intenso e mai scontato, per condurre
ad una riflessione su temi e fatti di grande attualità, come in “Clandestinus”,
oppure vuole soffermarsi sul ricordo e l'omaggio di grandi personaggi come Pier
Paolo Pasolini, per fissare un frammento di memoria attraverso un ritratto che
è anche riflessione politica. Il senso di responsabilità dell'artista è
anch'esso altro tema di riferimento, così come l'indagine sul corpo che è
metafora di un presente attraversato da contrasti e contraddizioni.
Scrive Paola Nicita nel testo in
catalogo: «Franco Accursio Gulino è ben radicato nel presente in cui vive: per
questo motivo cerca sempre di porre domande e sollevare dubbi, rilanciando
quesiti con le sue pitture, i suoi scritti, i suoi film. Questioni di identità,
appartenenza, ruolo; interrogativi che riposizionano l'umano al centro del
mondo, gli rinsaldano i piedi per terra e gli ricordano che la libertà è un
dono da riscoprire ogni giorno».
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