“L'Ottava
Nota…quella
che può essere percepita solo attraverso il coinvolgimento di tutti
i sensi,
quella
che suscita un’emozione profonda, intima e primordiale,
quella…
che vogliamo farti ascoltare!”
Questa
è l'idea di Vladimiro Farina, titolare e chef del ristorante di via
Butera, alla Kalsa.
Un
buon ristorante dall'atmosfera raccolta e suggestiva, con pochi
coperti e un locale moderno all'interno di un palazzo antico, nel
cuore del centro storico della città.
Il
personale accogliente e cordiale, senza essere invadente. Le luci
diffuse (ottima la scelta delle lampade che scendono dal soffitto sul
tavolo, danno la giusta luce, senza rinunciare ad una atmosfera
intima), divertente le tovagliette all'americana di vetro.
Buono
il menù, dai piatti raffinati e innovativi, e fuori menù la
possibilità di gustare classici senza tempo (spaghetti con i ricci o
stinco di maiale alla birra). Appena seduti ci portano del pane e una maionese fresca con crema di olive che stuzzica l'appetito.
Ho
deciso di cominciare con il Tortino Ottava Nota (riso basmati integrale con salsa guacamole, mandorle croccanti e polpa di ricci)
mentre mio marito ha
scelto l'Hamburger di gambero bianco con maionese all'ostrica.
Entrambi si sono rivelati ottimi, raffinato il mio, divertente il
suo.
Abbiamo
continuato con gnocchi di zucca con funghi
e tagliatelle con
broccoli, calamari e ricci.
Anche
se sazi ho deciso di ordinare lo stinco di maiale alla birra.
Buono,
ma forse un capriccio fuori tema per la scelta degli altri piatti.
Infine,
ottimo finale con crema di cachi con cioccolato e croccante di
pistacchi per me,
meringa con crema di fragole per mio marito.
Buona
e ben organizzata la carta dei vini.
Buono
il rapporto qualità-prezzo. Chiuso la domenica.
Aderisce al circuito "Addio Pizzo"
Un
buon ristorante, come pochi in città.
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